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Recoba: "Il mio errore?
Mi sono accontentato"
L'ex fantasista dell'Inter, ora al Panionios, si confessa al mensile "So Foot": "Non sono mai stato un ambizioso, mi bastava quello che avevo senza mai tentare di migliorarmi. Oggi non lo rimpiango, ma sono sicuro che quando smetterò di giocare mi dirò: che cretino sono stato”


PARIGI (Fra), 10 luglio 2009 – Viva i perdenti. E quindi, viva Alvaro Recoba. L’ex interista, genio incompreso, spiega la sua visione del calcio al mensile So Foot, in edicola in Francia con un numero dedicato a chi avrebbe potuto essere vincente, senza mai riuscirci. Chi per destino, chi per scelta. Come "El Chino" che oggi ammette: “Magari quando smetterò di giocare, mi dirò: che cretino sono stato”.

BELLEZZA — Svelato l’arcano. Recoba, il grande incompreso. Giocatore dal tocco inimitabile, dalle punizioni folgoranti, idolo del bel calcio magari futile. Come quando segnò un gol alla Maradona, seminando avversari in una serpentina inebriante, ancora ai tempi del Nacional: “La differenza è che Maradona segnò nei quarti di finale dei mondiali, contro l’Inghilterra; Messi ha fatto lo stesso un anno fa, in coppa di Spagna. Io feci gol al Montevideo Wanderers. Ma se parliamo di bellezza, il mio è il migliore”.

il suo rimpianto è un mio dolore